Il Ministero delle imprese e del Made in Italy ha aperto il secondo sportello del voucher per consulenza in innovazione, una misura a sostegno della trasformazione tecnologica e digitale delle PMI. Il voucher per consulenza in innovazione è un intervento che sostiene processi di trasformazione tecnologica e digitale delle PMI e delle reti impresa attraverso l’introduzione di figure manageriali in grado di aumentare le tecnologie abilitanti e di innovare gli assetti gestionali e organizzativi delle aziende.
Le agevolazioni previste sono rivolte a tutte le imprese che operano sul territorio nazionale. I requisiti richiesti sono:
- I beneficiari devono qualificarsi come micro, piccola o media impresa;
- Avere sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale e risultare regolarmente iscritta al Registro delle Imprese della Camera di Commercio;
- Non essere destinatarie di sanzioni interdittive e risultare in regola con il versamento dei contributi previdenziali;
- Non essere sottoposte a procedura concorsuale. Non devono trovarsi in stato di fallimento, liquidazione (anche volontaria), amministrazione controllata, concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente;
- Non aver ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero (come da decisione della Commissione Europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune).
Anche le reti di impresa sono ammesse al voucher, ma solo quelle composte da un numero non inferiore a tre PMI e con contratto di rete su cui configura una collaborazione effettiva e stabile.
Tra le spese ammesse al contributo troviamo quelle per le prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato, indipendente e inserito temporaneamente, con contratto di consulenza non inferiore a nove mesi, nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete. La consulenza richiesta dovrà avere l’obiettivo di supportare i processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale delle imprese beneficiarie. Tra le tecnologie abilitanti ammesse, troviamo:
- Big data e analisi dei dati;
- Cloud, fog e quantum computing;
- Cyber security;
- Integrazione delle tecnologie della next production revolution (NPR) nei processi aziendali, con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale;
- Simulazione e sistemi cyber-fisici;
- Prototipazione rapida;
- Sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);
- Robotica avanzata e collaborativa;
- Interfaccia uomo-macchina;
- Manifattura additiva e stampa tridimensionale;
- Internet delle cose e delle macchine;
- Integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
- Programmi di digital marketing, come ad esempio processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (il cosiddetto “branding”) e sviluppo commerciale verso mercati;
- Programmi di open innovation.
L’incentivo è costituito da un contributo emesso in forma di voucher. La misura varia a seconda di chi richiede le agevolazioni:
- Micro e piccole imprese: contributo pari al 50% dei costi sostenuti per un massimo di 40 mila euro;
- Medie imprese: contributo pari al 30% dei costi sostenuti per un massimo di 25 mila euro;
- Reti di imprese: contributo pari al 50% dei costi sostenuti per un massimo di 80 mila euro.
La domanda di agevolazione potrà essere compilata dalle ore 12:00 del 26 ottobre e fino alle ore 12:00 del 23 novembre 2023. L’invio dell’istanza di accesso alle agevolazioni è previsto dal 29 novembre 2023.