Obiettivo del Fondo impresa donna è quello di incentivare la partecipazione femminile al mondo delle imprese, supportando le competenze e la creatività per l’avvio di nuove attività imprenditoriali e la realizzazione di progetti innovativi, attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.
La dotazione iniziale è pari a 40 milioni di euro, ai quali si aggiungeranno 400 milioni di euro fino al 2026 attraverso le risorse Piano nazionale di ripresa e resilienza, pari a 400 milioni, destinate all’imprenditoria femminile.
Il decreto interministeriale, firmato anche dal ministro dell’Economia e delle finanze e dal ministro per le Pari opportunità e la famiglia, è stato inviato alla Corte dei Conti per la registrazione.
Dalle anticipazioni di stampa si prevede che gli aiuti dovrebbero rivolgersi a quattro categorie di beneficiari:
- cooperative e società di persone con ameno il 60% di donne socie;
- società di capitale con quote e componenti del cda per almeno due terzi di donne;
- imprese individuali la cui titolare è una donna;
- lavoratrici autonome.
Sarebbero ammesse attività nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli, dei servizi, del commercio e del turismo con programmi di investimento da realizzare entro due anni il cui tetto di spese ammissibili è fissato a:
- 250mila euro per le nuove imprese;
- 400mila per quelle già esistenti.
Con un successivo provvedimento del MISE verrà fissata la data di partenza delle domande, che andranno presentate online attraverso la piattaforma di Invitalia e poi valutate secondo l’ordine di presentazione con un esame di merito